Come si può descrivere una città come Bangkok?
Umida, inquinata, caotica, terribilmente vera. Alta e bassa, coi suoi grattacieli che si immergono a terra, verso le bancarelle di street food. I taxi sfidano il tempo nel traffico costante sotto le rotaie dello Skytrain. Eppure da sempre Bangkok affascina gli occidentali. È difficile spiegare la sensazione che si prova visitandola per la prima volta, ma ci proveremo…
Un piacevole stordimento
Non è bella, non agli occhi degli europei. Ma è talmente viva e tutto è talmente diverso e assurdo che è impossibile non ammirarla e non rimanerne affascinati. È proprio la sensazione di stupore e fascino che attende i visitatori di Bangkok. Un po’ come ritornare bambini di colpo, con tutta l’ingenuità e la curiosità di chi vede, assaggia, ascolta per la prima volta nella vita.
Lo stordimento forse è dato anche dal caldo che ti assale all’uscita dall’albergo solitamente troppo climatizzato. Ma anche il tempo gioca la sua parte. Il jetlag ruba qualche ora. Non solo, il calendario segue l’era buddista, che conta gli anni dall’anno della morte del Buddha. Vi ritroverete catapultati di colpo nell’anno 2560 (2017 per noi).
Camminando per le strade affollate della città vi accorgerete che lo sguardo si fa più vivace, più attento ai particolari e reattivo ad ogni tipo di stimolo. È come se tutto fosse più vivido, il vostro cervello rimane sempre un po’ in guardia, cercando di interpretare gesti, profumi, situazioni nuove. La sensazione del non sapere cosa potrebbe succedere, se sei davvero sulla linea giusta della metro, cosa confabula il vicino al telefono o come diavolo si mangia quel frutto. La mente è in costante analisi e contemplazione.
Street food a Bangkok
Lo street food è sicuramente una delle attrazioni più apprezzate della città. Gli odori e i profumi che pervadono le strade sono l’ennesimo stimolo per i sensi già saturati dal caos della città. Pollo fritto, pesce alla griglia, spaghetti saltati in wok pieni di verdure sconosciute, badilate di riso bianco riempiono scodelle di plastica. Lo spaesamento qui è dato dall’imbarazzo della scelta e dalla paura di avventurarsi in sapori ancora ignoti.
Dopo qualche ora, tra un Khao Soi ed un Pad thai, il primo una zuppa molto speziata, il secondo Noodles saltati in padella con verdure, tofu, uova, carne, vi ritroverete a mettere in discussione la vostra prima impressione. Forse Bangkok è proprio bella, anche agli occhi di un europeo!
Insomma Bangkok può piacere o non piacere, questione di gusti. Quello che possiamo garantirvi è che lascerà il segno, e per molto tempo.
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